8 Luglio 2024

Via libera dal Consiglio dei Ministri al Ddl semplificazioni. Schillaci “Ricetta elettronica a regime e agevolazioni per malati cronici”

Il Consiglio dei ministri ha approvato – nella seduta dell’11 maggio – un disegno di legge di delega al Governo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e misure in materia farmaceutica e sanitaria.

In materia di salute – riferisce una nota del Consiglio dei Ministri – si interviene, tra l’altro: per rendere permanente la digitalizzazione delle ricette mediche, sia quando i farmaci prescritti sono a carico del Servizio sanitario nazionale sia quando non lo sono; per prevedere la validità illimitata delle prescrizioni farmaceutiche, terapeutiche, riabilitative e di presidi a favore dei pazienti cronici o con patologie invalidanti, frazionando la consegna dei farmaci in modo da garantire ogni volta quelli necessari per coprire 30 giorni di terapia; per rendere disponibili medicinali di rilevanza clinica non ancora dotati di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) in un contesto regolamentato; per semplificare la pubblicità legale relativa ai farmaci, eliminando gli adempimenti connessi alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e consentendo la pubblicazione sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA); per semplificare le procedure autorizzative delle acque minerali naturali (destinate ad imbottigliamento e ad uso termale); per assicurare facilità di accesso dei cittadini ai servizi sanitari e sociali e garantire la presa in carico delle persone con cronicità; per chiarire alcune norme relative ai medicinali “transitati” dalla sezione A alla D del prontuario, all’obbligo per il farmacista di annotare sulle ricette la data di spedizione e il prezzo praticato e per prevedere l’obbligo di indicare sulla ricetta non ripetibile il codice fiscale del paziente solo ove lo stesso lo richieda.

Il Ministro Schillaci: “Ricetta elettronica a regime e agevolazioni per malati cronici” – “Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, sia quella rossa che quella bianca, molto apprezzata da cittadini e medici. Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare”. È quanto dichiara il Ministro della Salute Orazio Schillaci in merito alle misure per la salute contenute nel Dl Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri.

Il provvedimento – evidenzia il Ministero della Salute – contiene anche un’altra importante novità che riguarda i pazienti cronici per i quali la ricetta dematerializzata sarà valida per un anno e permetterà di fare scorta di farmaci per 30 giorni di terapia, sempre in base alle indicazioni del medico. “Un malato cronico ha bisogno periodicamente di assumere lo stesso farmaco – aggiunge il Ministro – grazie a questa norma i pazienti o chi si prende cura di loro in caso di non autosufficienza, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per ritirare la ricetta e ripetutamente in farmacia per ritirare i farmaci. Non dimentichiamo che molti pazienti cronici sono persone anziane, spesso affette da più di una patologia cronica, non autosufficienti o che hanno difficoltà a spostarsi. È evidente la portata semplificativa di questa misura non solo per le persone ma anche per i medici di famiglia per i quali si alleggerisce il carico di lavoro amministrativo a vantaggio della cura dei pazienti”.

Il disegno di legge infine contiene una norma per far fronte alle carenze di medicinali che modifica l’attuale normativa “rendendo più tempestiva la comunicazione in caso di carenza e agevolando l’approvvigionamento dei farmaci”. In particolare, si stabilisce che la comunicazione delle aziende all’Aifa, in caso di interruzione temporanea o definitiva della commercializzazione di un farmaco, riguardi le singole confezioni dei medicinali e che la comunicazione di carenza sia effettuata entro due mesi e non più quattro: “Ciò – spiega il Ministero – consentirà ai medici di valutare per tempo i farmaci da prescrivere per il regolare proseguimento della terapia, evitando disorientamento e disagio ai pazienti preventivamente informati.

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