Vaccinazioni anti-Covid nei pazienti oncologici, parla piacentino un significativo studio pubblicato dal prestigioso European Journal of Cancer e dal quale arriva anche un segnale incoraggiante per la campagna vaccinale in atto.
La ricerca è stata condotta dal Dipartimento di Oncologia-Ematologia dell’Ausl di Piacenza, in collaborazione con il Dipartimento di Patologia Clinica: “La premessa – illustra lo studio il professor Luigi Cavanna, direttore di Onco-Ematologia – è che i pazienti oncologici, non solo quelli in cura ma anche chi è uscito dal trattamento, hanno un rischio maggiore contrarre il Covid rispetto alla popolazione generale e purtroppo anche la mortalità a causa del virus è più elevata. Dagli studi registrativi dei vaccini i malati oncologici sono stati in gran parte esclusi e in questo senso le informazioni erano ancora poche, anche se tutte le principali società scientifiche hanno raccomandato fortemente di vaccinare i pazienti oncologici“.
Lo studio piacentino, dedicato dagli autori a tutte le vittime del Covid nella nostra provincia e alle loro famiglie, riporta i risultati relativi a 257 malati in corso di cura (età media 65 anni) vaccinati con vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna) tra il 20 marzo e il 21 giugno 2021: “Quasi il 76% dei pazienti – spiega Cavanna – ha sviluppato la risposta immunitaria e non si sono registrati effetti collaterali significativi: tra quelli osservati, dolore in sede di iniezione, qualche episodio di febbre e stanchezza, tutte situazioni transitorie e passeggere, mentre non si sono registrati eventi avversi di grado 3 o 4. Altro aspetto significativo: nessuno a distanza di mesi si è positivizzato al Covid, il follow-up è in corso ma si tratta di dati molto incoraggianti”. Sempre nell’ambito della ricerca, uno studio riguarderà anche l’immunità cellulare.
Cavanna sottolinea l’altissima adesione alla campagna vaccinale: “Complessivamente, su 443 pazienti oncologici abbiamo ricevuto solo tre risposte negative: è un messaggio molto positivo e significativo, direi un modello da seguire e uno stimolo a sottoporsi al vaccino per tutta la popolazione”.