5 Ottobre 2024

Luigi Cavanna nuovo Presidente del Collegio Italiano dei Primari Oncologi

Prestigioso incarico per il prof. Luigi Cavanna, direttore del dipartimento di OncoEmatologia dell’Azienda Usl di Piacenza, nominato Presidente del Cipomo, il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri.

L’elezione, con la modalità del voto elettronico, è avvenuta contestualmente al XXV Congresso nazionale dell’associazione che riunisce i primari ospedalieri responsabili di unità operative di Oncologia Medica. Cavanna, eletto con larga maggioranza (150 voti), succede a Livio Blasi e rimarrà in carica due anni insieme al nuovo Consiglio direttivo.

“Scopo dell’Associazione – spiega Cavanna – è la tutela e la promozione dell’Oncologia Medica Ospedaliera, non soltanto dal punto di vista della ricerca clinica ma anche da quello organizzativo. Il compito che con il nuovo Consiglio ci siamo prefissati è di affrontare da un lato il problema degli organici delle strutture di oncologia, che devono essere mantenuti e adeguati alle necessità, dall’altro di rispondere ai nuovi bisogni dei malati oncologici, cercando di sviluppare maggiormente l’assistenza dei pazienti vicina alle loro residenze e creando un rapporto molto stretto con i medici di medicina generale; è necessario lavorare affinché le terapie mediche che vengono ripetute nel tempo, spesso per tutta la vita, vengano eseguite nei day hospital/ ambulatori sul territorio in un programma di rete, sgravando in questo modo i pazienti dalle difficoltà dei viaggi, delle perdite di tempo e delle spese economiche”.

“Un altro aspetto a cui tengo particolarmente è quello che riguarda il rapporto con i pazienti. E’ importante che il malato si senta accolto in modo adeguato: parlo di gesti di vicinanza, di profonda attenzione, di rispetto, che portano soddisfazione reciproca per curato e curante. Credo sia un tema che possa avere una ricaduta positiva su tutta la popolazione: se si riuscirà a trasferire tutto questo fuori dai luoghi di cura, si potrebbe avere un miglioramento dei rapporti fra le persone nell’intera società”. 

La pandemia ha avuto un pesante impatto anche sulle patologie oncologiche: “Se le terapie mediche sono proseguite, quelle chirurgiche hanno subìto un blocco, sia Italia che in altri Paesi occidentali – evidenzia Cavanna -. Allo stesso modo, per la situazione di emergenza che si è venuta a creare, anche l’attività di screening si è fermata: si parla di milioni di screening sospesi nelle diverse ondate del Covid che ora vanno ripresi, anche se vediamo che molti pazienti hanno qualche timore a recarsi in ospedale per paura del virus: a loro dobbiamo dire che oggi si può stare tranquilli perché i percorsi sono sicuri”. “Il rischio – l’allarme lanciato da Cavanna – è quello di diagnosi tardive e quindi di vedere malati con malattie avanzate: questo rappresenta un grosso problema che ci troveremo ad affrontare”.

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