7 Luglio 2024

Casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica – Aggiornamento situazione epidemiologica, definizioni di caso e sorveglianza

Dopo una prima circolare emanata il 23 aprile 2022 “Casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica“, il Ministero della Salute ha emanato, il 23 maggio, la nuova nota di aggiornamento “Casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica. Aggiornamento sulla situazione epidemiologica, sulle definizioni di caso e sulla sorveglianza”.

Il documento riporta la situazione epidemiologica in Europa e in Italia al 20 maggio 2022, i risultati delle indagini condotte nel Regno Unito, le nuove definizioni di caso e le potenziali misure di controllo. “In base a quanto riportato al sistema di sorveglianza europea (TESSy) disponibile nel rapporto ECDC-OMS Europa – si legge -, al 20 maggio 2022, sono stati segnalati 276 casi di epatite acuta ad eziologia sconosciuta in bambini di età pari o inferiore a 16 anni; tutti i casi sono stati classificati come probabili e nessuno come correlato epidemiologicamente”.

“Secondo l’ECDC, la mancanza di evidenze sull’agente eziologico, le vie di trasmissione (anche da potenziali infezioni asintomatiche) e i fattori di rischio, non consente attualmente una accurata valutazione del rischio di epatite acuta grave per la popolazione pediatrica europea, né di quantificare la probabilità di un aumento dei casi. L’attuale ipotesi principale è che un cofattore che colpisce i bambini piccoli con un’infezione da adenovirus, che sarebbe lieve in circostanze normali, inneschi un’infezione più grave o un danno epatico immunomediato“.

“Secondo l’ECDC l’infezione da adenovirus enterico umano rimane la causa eziologica più probabile di questi casi di epatite acuta, pertanto, per quanto al momento non siano stati segnalati cluster di casi, il contatto ravvicinato con una persona infetta dovrebbe essere considerato la via più probabile di esposizione. La trasmissione per via oro-fecale dovrebbe essere considerata quella più probabile, in particolare nei bambini piccoli e per quanto riguarda l’HAdV 41. Tuttavia, poiché al momento le evidenze scientifiche sull’eziologia e la trasmissione sono deboli, le misure raccomandate dovrebbero consistere in una buona pratica igienica generale. Un’accurata igiene delle mani e l’adesione alle pratiche di igiene respiratoria dovrebbero essere implementate nelle strutture educative per l’infanzia in cui si verificano focolai di gastroenterite”.

“Negli ospedali in cui sono presenti casi probabili di epatite acuta, i trasferimenti di pazienti o la mobilità del personale tra le diverse unità ospedaliere devono essere limitati per evitare la trasmissione. Il cohorting dei casi probabili di epatite acuta con altri pazienti dovrebbe essere evitato. Gli adenovirus possono sopravvivere su superfici e fomiti come gli asciugamani e non sono facilmente inattivati dai gel per le mani a base di alcol e persino dal lavaggio delle mani. La disinfezione delle attrezzature mediche può richiedere soluzioni di candeggina ad alta concentrazione (es. 10%) o altri prodotti con alto livello di disinfezione”.

EPATITI PEDIATRICHE, COSA SAPPIAMO – ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

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