“Il disegno di legge comunicato alla presidenza del consiglio lo scorso 10 settembre per riformare il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di falseattestazioni o certificazioni e controlli sulle assenze è sommerso tra le carte del Parlamento e non ci sono sviluppi interessanti sul tema”.
Così, in un articolo a firma di Simone Matrisciano, commenta a M.D. Digital Augusto Pagani, Presidente OMCeO di Piacenza, l’indecisione da parte del governo nel risolvere una questione che si trascina da molto tempo.
La normativa vigente prevede che, in tutti i casi di assenza per malattia, la certificazione medica attestante lo stato di salute del lavoratore debba essere inviata per via telematica, a partire dal primo giorno di assenza, dal medico, o dalla struttura sanitaria che la rilascia, all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).
La certificazione medica inviata deve inoltre attestare dati clinici direttamente constatati e oggettivamente documentati. In mancanza di queste caratteristiche, infatti, al medico si applicano le stesse sanzioni previste nei casi di certificazione medica falsa.