Pubblichiamo il comunicato della FNOMCeO in merito alla nuova normativa che, a partire dal 22 marzo 2016, obbligherà qualunque medico che presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro o affetto da malattia professionale a rilasciare certificato ai fini degli obblighi di denuncia e a trasmetterlo esclusivamente per via telematica all’Istituto Assicuratore.
La Federazione ha scritto una lettera al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin (che alleghiamo a fondo pagina) richiedendo un incontro, in tempi brevi, “per proporre i necessari correttivi, prima dell’efficacia del nuovo provvedimento legislativo”.
Fra le criticità rilevate “la necessità di accreditare al sistema informatico dell’Iinail tutti gli iscritti all’albo, presupponendo il possesso di strumenti informatici e connettività adeguati” e l’assenza di una convenzione con l’Istituto che rende l’attività “incongrua e difficile sotto il profilo organizzativo, poco utile e onerosa per i cittadini interessati”.
“Questa nuova incombenza burocratica – afferma la FNOMCeO – è l’ennesimo motivo di disagio e difficoltà per la professione medica e si aggiunge alle numerose motivazioni della mobilitazione di tutti i colleghi già indetta, in accordo con Sindacati Medici e Società Scientifiche, per le prossime settimane”.
IL COMUNICATO – Qualunque medico che presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro o affetto da malattia professionale è obbligato a rilasciare certificato ai fini degli obblighi di denuncia e a trametterlo esclusivamente per via telematica all’Istituto Assicuratore.
Questo prevede l’art. 21 del D.Lgs. 151/15, che modifica l’art. 53 del DPR 1124/65, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 23-9-2015. L’efficacia del nuovo provvedimento legislativo entrerà in vigore dopo 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Tale obbligo, che riguarda la diretta ed estesa responsabilità professionale e che comporta problemi organizzativi rilevanti per i medici – come evidenzia la FNOMCeO in una lettera inviata al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin -, è stato deliberato senza alcuna consultazione dell’Organo Istituzionale che regola la professione (FNOMCeO).
Due i punti di maggior criticità derivanti dal decreto legislativo:
1) l’estensione dell’obbligo di certificazione telematica di infortunio lavorativo si configura in modo analogo a una “denuncia” per qualunque medico presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro. Ciò comporta inoltre la necessità di accreditare al sistema informatico dell’INAIL tutti gli iscritti all’albo, presupponendo il possesso di strumenti informatici e connettività adeguati.
2) Obbligare tutti i professionisti ad accreditarsi e ad utilizzare i servizi telematici dell’INAIL per svolgere un’attività che, in assenza di qualsiasi convenzione con l’Istituto Assicuratore, si configura come libero professionale, è incongruo e difficile sotto il profilo organizzativo, poco utile e oneroso per i cittadini interessati.
Ancora una volta, la semplificazione dei compiti della Pubblica Amministrazione viene posta a carico dei professionisti e dei cittadini. La FNOMCeO ha chiesto un incontro, in tempi brevi, con il Ministero della Salute per proporre i necessari correttivi, prima dell’efficacia del nuovo provvedimento legislativo
Questa nuova incombenza burocratica è l’ennesimo motivo di disagio e difficoltà per la professione medica e si aggiunge alle numerose motivazioni della mobilitazione di tutti i colleghi già indetta, in accordo con Sindacati Medici e Società Scientifiche, per le prossime settimane.