6 Ottobre 2024

L’anomalia piacentina

La nota del Presidente dell’OMCeO Piacenza Augusto Pagani

Non avrei commentato il risultato delle elezioni per il Consiglio direttivo ed il Collegio dei revisori dei conti del nostro Ordine professionale per il triennio 2018-2020, ma quanto pubblicato sul sito della FIMMG Piacenza mi obbliga ad una risposta pubblica, perché il silenzio potrebbe essere interpretato come una debolezza o come una conferma delle seguenti testuali affermazioni:

Ordine

Plaudiamo all’ottimo risultato ottenuto dai colleghi fimmg Andena e Contini alle elezioni dell’ordine e ci felicitiamo con loro. Non possiamo però non rilevare che la voluta assenza dei sindacati (Fimmg e ANAAO in testa) ha determinato risultati anomali da un punto di vista democratico che ricordano un po’ i vecchi sistemi bulgari: la lista imposta di soppiatto dal presidente uscente è stata votata in blocco e con distanze siderali dal primo dei non eletti.

Cosa significa la voluta assenza dei sindacati (Fimmg e ANAAO in testa)?

Dei nove consiglieri medici 2 sono iscritti alla FIMMG e 2 sono iscritti alla ANAAO, quindi non si può dire che detti sindacati siano stati esclusi, e mi riesce difficile comprendere perché tali sindacati non avrebbero dovuto sostenere i loro iscritti e la lista di cui facevano parte.

Ma se per ragioni a me ignote qualcuno dei dirigenti di tali sindacati ha sollecitato i propri iscritti a disertare le urne, dovrebbe prendere atto che
•    i medici che sono venuti a votare sono stati 502, erano stati 507 nel 2014
•    il quorum è stato comunque raggiunto in prima convocazione
•    la affluenza alle urne si è ridotta dell’1,5% rispetto al 2014

e dovrebbe porsi qualche domanda riguardo la credibilità e la autorevolezza che i propri iscritti gli riconoscono.

Del tutto priva di fondamento la affermazione che “la lista è stata votata in blocco”, dal momento che invece i nove consiglieri eletti hanno riportato ciascuno un diverso numero di preferenze e che tali differenze sono piuttosto significative, oltre al fatto che molti sono stati i voti nulli o assegnati ad altri iscritti e che sono state conteggiate 18 schede bianche e 3 schede nulle.

Ed infine la ingiusta ed inaccettabile accusa rivolta al sottoscritto di “avere imposto di soppiatto” la lista dei candidati.

Non è così; vero invece che la lista è stata costituita per dare continuità alle attività compiute ed iniziate nei due mandati precedenti; poiché per motivi personali alcuni consiglieri (Anna Maria Greco, Carolina Prati e Giovanni Bossalini) ed un revisore (Corrado Fragnito) non avevano potuto confermare la loro disponibilità ed Andrea Tagliaferri si era dimesso nel 2013, ho ritenuto di promuovere dal Collegio al Consiglio Corinna Armentano, Nicola Arcelli e Silvia Peveri, perché lo avevano meritato per il loro impegno nei tre anni precedenti e perché a mio parere rappresentano una risorsa per il futuro del nostro Ordine.

Ho chiesto di far parte della lista a Maurizio Contini per il Consiglio ed a Giuseppe Gregori, Silvia Tombini, Claudiu Boneff ed Andrea Brandonisio per il Collegio; i primi tre per compensare la uscita di chi rappresentava la medicina generale, la pediatria e la medicina legale, gli ultimi due per rappresentare la ospedalità privata, che nel precedente mandato non era presente.

Questa scelta, di cui ovviamente mi assumo ogni responsabilità, è stata comunicata alle associazioni dei medici e degli odontoiatri in una riunione che si è tenuta nella sede dell’Ordine il 26 settembre scorso, diciotto giorni prima delle elezioni.

Non tutti i presenti hanno apprezzato questa scelta, ma tutti hanno avuto la possibilità di esprimere il loro pensiero in tale occasione e di assumere le conseguenti decisioni di sostegno o di opposizione alla lista proposta.

Al termine della riunione alcuni dei presenti preannunciarono che avrebbero cercato altri candidati fra i loro iscritti, da aggiungere a quelli della lista che avevo loro presentato.

Questo non è avvenuto: non è stata presentata una lista allargata per consentire una più ampia possibilità di scelta, né una lista alternativa per proporre altri nomi ed altri programmi.

Nessuno quindi può dire che la lista è stata imposta di soppiatto, perché questo è falso e diffamatorio e chi lo scrive deve assumersene personalmente  la responsabilità.

La nota pubblicata sul sito della FIMMG Piacenza fa infine riferimento a “risultati anomali da un punto di vista democratico”. Perché anomali?

Forse perché l’80% dei votanti ha confermato la fiducia al presidente?

Forse perché a Piacenza l’Ordine è indipendente dai sindacati, nell’interesse della Istituzione e degli iscritti?

L’Ordine non è contro i sindacati medici, ci mancherebbe altro, ma non è proprietà dei sindacati.

L’Ordine è un’altra cosa, ha altri compiti e responsabilità, non solo nei confronti dei medici ma anche della società, ed appunto per questo in certe situazioni vi è un palese conflitto di interessi fra chi rappresenta un sindacato, e quindi gli interessi dei medici iscritti, e chi rappresenta l’Ordine, e quindi la professione ed i cittadini. Ecco il motivo per cui penso che sia opportuno che i due ruoli siano distinti ed indipendenti.

Analogamente credo che sia opportuno mantenere separate la rappresentanza dell’Ordine e la attività politica.

Per coerenza, quando sono stato eletto presidente dell’OMCeO Piacenza ho lasciato le cariche che avevo a livello provinciale e nazionale nel mio sindacato e non ho accettato, da presidente, candidature e impegni politici di alcun tipo, che avrebbero inevitabilmente pregiudicato la neutralità e la terzietà del mio ruolo nei confronti degli iscritti e nei confronti delle istituzioni.

In questi 6 anni ho cercato di dare ascolto e voce ai problemi degli iscritti, senza distinzione  alcuna, e questo continuerò a fare nei prossimi tre anni, anche per i colleghi che non sono venuti a votare e per i pochi che nel segreto dell’urna hanno espresso il loro disappunto.

Augusto Pagani

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