La Regione Emilia Romagna trasmette la nota circolare del Ministero della Salute del 9 settembre 2021, con le indicazioni relative all’esecuzione, o meno, della seconda dose a seguito di infezione da SARS-CoV-2 confermata dopo la prima somministrazione di vaccino antiSARS-CoV-2/COVID-19.
“La nota – spiega la Regione – ribadisce la non necessità di esecuzione di test sierologici, volti a individuare la risposta immunitaria all’infezione, al fine del processo decisionale vaccinale e non riporta le ricadute operative in termini di validità della Certificazione verde COVID-19 (UE digital COVID Certificate)”.
LE INDICAZIONI – In caso di infezione da SARS-CoV-2 confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino – si legge nella circolare -, è indicato il completamento della schedula vaccinale con una seconda dose da effettuare entro sei mesi (180 giorni) dalla documentata infezione (data del primo test molecolare positivo); trascorso questo arco di tempo, la schedula vaccinale potrà essere comunque completata, il prima possibile, con la sola seconda dose.
In caso di infezione da SARS-CoV-2 confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, la schedula vaccinale è da intendersi completata in quanto l’infezione stessa è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose. “Resta inteso – viene specificato – che l’eventuale somministrazione di una seconda dose non è comunque controindicata; ciò vale anche per i soggetti guariti, in precedenza non vaccinati, che hanno ricevuto una sola dose di vaccino dopo l’infezione da SARS-CoV-2”.