da Libertà del 12 ottobre 2015, Libertà di parola
Egregio direttore, ho letto la notizia sul parto in salotto poco dopo la dimissione dal Pronto soccorso per parto non imminente. Da una parte devo complimentarmi con la famiglia che ha affrontato questa traversia e sono felice che tutto si sia risolto nel migliore dei modi, ma d’altra parte devo affermare, forse perché non sono coinvolta in politica locale, che rimango allibita quando si afferma, da parte dei coniugi “ci siamo sentiti abbandonati”.