Sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 del 14 agosto 2015 — Supll. Ordinario n. 49 — é stata pubblicata la legge 6 agosto 2015, n. 125 concernente “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”.
Nel pacchetto di misure spiccano in particolare gli interventi in materia sanitaria. L’obiettivo del Governo è ridurre il livello complessivo del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, pari a 2.352 milioni di euro annui, a decorrere dal 2015 con una serie di tagli alla spesa per l’acquisto di beni e servizi nel settore sanitario, per dispositivi medici e per farmaci; si punta poi ad una rinegoziazione da parte degli enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale dei contratti in essere con i fornitori dei beni e servizi.
Le norme prevedono inoltre la rideterminazione dei fondi per la contrattazione integrativa del personale dipendente e la riduzione delle prestazioni inappropriate (QUI un approfondimento). Per queste ultime (art. 9-quater), un decreto ministeriale, da adottare d’intesa con la Conferenza Stato-regioni, dovrà individuare le condizioni di erogabilità e le indicazioni prioritarie per la prescrizione appropriata delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.
Il medico dovrà infatti specificare nella prescrizione le condizioni di derogabilità della prestazione o le indicazioni di appropriatezza prescrittiva previste dal decreto ministeriale. Al di fuori delle condizioni di erogabilità, le prestazioni sono a totale carico dell’assistito. In caso di comportamenti prescrittivi non conformi, si applicano delle penalizzazioni su alcune componenti retributive del trattamento economico spettante ai medici.