Ordine provinciale Medici ed Odontoiatri di Piacenza Benvenuto nell'Ordine Medici di Piacenza
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La FNOMCeO ha inviato alle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera dei deputati una nota in merito al disegno di legge C. 2461, di conversione in legge del decreto-legge n. 23 del 2020 (cosiddetto Decreto Liquidità) con alcune osservazioni e attraverso la quale si chiede alle forze parlamentari e al Governo “un ulteriore impegno, per sostenere ancor di più di più la Professione medica e le altre professioni sanitarie”.
“Ci aspettiamo e auspichiamo – scrive la Federazione – che, all’interno di questo nuovo provvedimento, che prevede tra l’altro norme in materia di salute e lavoro, le forze parlamentari e il Governo possano individuare, attraverso proposte emendative, le necessarie misure volte a riaffermare la centralità strategica del servizio sanitario nazionale, rafforzare le attività di prevenzione collettiva e sanità pubblica, implementare le prestazioni sanitarie socio-assistenziali e domiciliari, prevedere lo screening epidemiologico dei professionisti sanitari esposti al rischio di contagio, dotare tutti i professionisti sanitari di dispositivi di protezione individuale e ristorare i medici e gli odontoiatri che hanno subito ripercussioni dal punto di vista psicologico, fisico e anche dal punto di vista economico”.
“I medici ospedalieri, perché lavorano ormai ben oltre il tetto di straordinari, i convenzionati, perché costretti a pagare di tasca propria, ammesso di riuscire a reperirli sul mercato, i dispositivi di protezione individuale e la strumentazione per i teleconsulti. I liberi professionisti, medici e odontoiatri, perché di fatto obbligati a svolgere le sole prestazioni urgenti e indifferibili, per limitare le occasioni di uscita e incontro delle persone, e quindi privati, dall’oggi al domani, della loro fonte di reddito, mentre le spese fisse (affitto, ammortamento strumentazione, stipendi dei dipendenti) restano invariate”.
“Ribadiamo ancora una volta che serve un intervento, all’intero di questo provvedimento, per incrementare il numero dei contratti di formazione specialistica e di formazione in medicina generale e per rafforzare la medicina territoriale. Se vogliamo che a tutti i cittadini sia garantito il diritto costituzionalmente tutelato della salute, appare necessario attuare un’adeguata programmazione dei contratti di formazione, perché le mancanze di oggi, che saranno aggravate dal pensionamento di molti medici, non si ripresentino domani”.
“Per il personale medico e sanitario, compresi i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, direttamente impegnati nelle attività di contrasto alla emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del COVID-19 – prosegue la FNOMCeO -, devono essere previste disposizioni reddituali, fiscali, pensionistiche e contributive, anche attraverso l’erogazione di trattamenti economici e di contribuzione aggiuntiva e il riconoscimento in materia di lavoro usurante. Devono essere rafforzati ed estesi ai professionisti sanitari, deceduti in conseguenza del contagio da COVID-19, i benefici previsti per le vittime del dovere. In favore dei professionisti iscritti alle casse previdenziali private che abbiano subito una comprovata riduzione della propria attività per effetto della emergenza epidemiologica devono essere riconosciute indennità mensili per tutti i mesi dell’emergenza epidemiologica”.
“Rinnoviamo l’invito alle forze politiche affinché sia approvata una disposizione che preveda l’istituzione di un apposito Tavolo per la sicurezza, il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro, che veda il necessario coinvolgimento della rappresentanza esponenziale della professione medica e delle Società e Associazioni Scientifiche di medicina del lavoro”.
